Different language; different personality?
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Rita ha fatto un’osservazione degna di una neuro-linguista, perché sì: le personalità cambiano quando cambiamo lingua. Questo ci dicono gli esperti. Una lingua è il risultato di norme, valori, aspetti culturali condivisi da una comunità che li abbraccia e li fa riflettere nel proprio codice linguistico. Per questo quando si cambia registro linguistico spesso è come indossare “abiti” differenti, nei quali a volte non ci si sente se stessi al 100%
Uno dei fattori che spiegano questo fenomeno è stato definito priming, ovvero l’attivazione della memoria: parlare una lingua attiva in noi le esperienze e la cultura ad essa associata.
Quando iniziamo a parlare, mettiamo in atto una serie di atteggiamenti, comportamenti, modi di comunicare specifici di quella lingua. Ad esempio usiamo un certo linguaggio del corpo tipico della cultura corrispondente, un certo tono e volume di voce, un particolare modo di approcciarsi alla discussione. Ci possiamo sentire diversi perchè effettivamente ci muoviamo, usiamo il corpo e comunichiamo in modo differente, in linea con quella cultura.
Inoltre usando una specifica lingua, si adottano tutta una serie di significati, valori e abitudini, veicolate dalle parole, e caratteristici di quel contesto. Parlando si attiverebbe quindi questa “cornice culturale” diversa da una lingua all’altra.
L’abito non farà il monaco, ma la lingua sì, eccome!
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